Fishngclub.it non vuole solo essere una community di pesca ma un promoter della tutela ambientale e delle tecniche noKill sia in fresh-water che in salt-water. Da alcuni anni la nostra community si è immolata in lotte contro progetti che non solo compromettono equilibri ed ecosistemi consolidati ma rischiano anche di provocare scempi ambientali.
Fatta questa piccola premessa, volevamo parlarvi di alcune situazioni che stanno interessando la Sila Calabrese, un territorio con una biodiversità immensa e paesaggi mozzafiato ricadente per la maggior parte della sua estensione all’interno nell’omonimo Parco Nazionale, che per la cronaca, è da poco entrato nei siti di interesse UNESCO.
I grandi invasi calabresi pur essendo artificiali, si sono perfettamente “incastonati” in una cornice che è quella del parco nazionale della Sila; infatti i bacini sono stati svuotati totalmente solo nella seconda metà del 900 e da allora un ecosistema consolidato formato da volatili, mammiferi e pesci li popola. Basti pensare che sul Lago Ampollino (KR) e sul Lago Arvo (CS) si sono susseguiti avvistamenti di Lontre (mammifero ormai quasi estinto) e aironi cenerini che nidificano nei pressi degli invasi, per non parlare delle specie ittiche come il cavedano italico oppure gli splendidi persici reali che pullulano in entrambi i bacini.

Dopo Enel e Edison a gestire i 3 bacini idroelettrici Calabresi è una multiservizi bresciana: a2a.
Nel mese di Novembre 2011 riceviamo la notizia che il Lago del Passante (CZ), ricadente fuori dal territorio del Parco Nazionale della Sila , era stato svuotato.
Ebbene si, un invaso con un estensione di 30 km quadrati e profondità che sfiorava i 63 metri in una settimana venne letteralmente svuotato completamente dalla società bresciana che non ebbe alcuna cura di salvare neanche la minima parte della fauna ittica
Questo ciò che trovammo noi di fishingclub.it dopo lo svaso:

un deserto di fango e una pozza d’acqua priva di vita! e questo e quello che scoprimmo a valle della diga, sul fiame Alli:

Nel mese di luglio 2013, a2a, pubblica in un comunicato stampa il nuovo progetto di svaso che avrebbe dovuto interessare nel novembre 2013 il lago Arvo e nel novembre 2014 il lago Ampollino (entrambi bacini ricadenti nel territorio del parco nazionale della Sila); il progetto prevedeva di svuotare i laghi a mezzo di fluitazione, una manovra già utilizzata nello svaso del 2011 del lago Passante (con i risultati sopra illustrati), che consente la fuoriuscita di milioni di metri cubi di sedimenti depositati sul fondo degli invasi insieme alla totalità dell’acqua contenuta dagli stessi, il tutto non al fine di produrre energia ma con il solo scopo di “raschiare” via dal fondo dei bacini i sedimenti.Dopo varie conferenze affrontate da noi e denuncie da parte di Legambiente, il ministero dell’ambiente blocca il progetto di svaso dei laghi, in quanto la fluitazione non era l’unico modo per procedere e anche perchè i sedimenti derivanti dalla manovra avrebbero compromesso aree SIC e ZPS a valle dei Laghi.

Nel mese di Ottobre 2014 veniamo nuovamente a conoscenza di un forte abbassamento del livello delle acque del Lago Ampollino, che giorno dopo giorno perdeva metri in altezza, allarmati dalla strana manovra (mai un abbassamento superiore a 10metri in questo mese) contattiamo unA responsabile di a2a che ci rassicura parlando di fantomatiche manovre “ORDINARIE” e dicendo che un’abbassamento del genere è normale.

Il lago costantemente monitorato da guardia forestale, da noi e da legambiente, continua a scendere di livello generosamente, tanto da farci intuire un qualcosa di più di una manovra ordinaria!

Stranamente di queste manovre nessuno sa nulla (o almeno così dichiara!) nessun ente informato, nessun comunicato da parte della società verso i cittadini, nessun progetto pubblicato: NIENTE!
Richiamiamo lA responsabile a2a e ci viene detto nuovamente che si tratta di manovre ordinarie.
La situazione stalla dopo la metà di ottobre, per poi avere risvolti tragicomici qualche settimana dopo…fantomatici piani di recupero ittico che dovrebbero essere attuati da una federazione di pesca sportiva, ipotesi di lavori sulla paratoia dello scarico di fondo; insomma ognuno la sparava più grossa di quello prima.
Intanto la multiservizi bresciana (leader nei bilanci di ecosostenibilità!) non emette alcun comunicato e le manovre procedono nella totale mancanza di comunicazione con associazioni e cittadini.

una volta che il Lago arriva a questo stato, la multiservizi si sveglia improvvisamente dal letargo in cui era piombata e non pubblica comunicati o previsioni progettuali ma rivela il suo lato artistico con questo cartello:

l’azienda stessa, ammette di star intrapendendo manutenzione STRAORDINARIA.
Ma le nostre domande restano:
è possibile stravolgere così deliberatamente lo stato dei luoghi in un parco nazionale??
è possibbile tenere “nascosti” proggetti e valutazioni d’impatto degli stessi sulle aree protette che interessano??
è possibile che nessuna istituzione insorga, neanche per domandare le modalità/finalità di tali manovre??
è stato effettuato uno studio biologico dei parametri batterici e fisici sull’acqua e quindi la salute dei pesci??
Basta un cartellone per pulirsi la coscienza e “scagionarsi” da ogni mancanza di trasparenza??